Cosa fare e vedere a Greenwich Village
Situato nel West Side di Lower Manhattan, Greenwich Village sembra un posto a sé, lontano (seppur fisicamente vicino) dai rumori e dalla frenesia della Midtown e delle altre zone di New York. I tipici grattacieli della Grande Mela fanno qui posto a edifici bassi, eleganti e alquanto caratteristici. Le strade caotiche, numerate e allineate si trasformano in stradine alberate e pulite, da percorrere senza troppo stress.
Elegante ma alternativo, Greenwich Village è un quartiere tutto da scoprire. Di giorno, di sera, in estate o in inverno non ti deluderà. Puoi passeggiare e fare shopping tra le boutique di Bleecker Street, rilassarti nei tanti parchi che puntellano la zona, ascoltare musica jazz dal vivo, gustare la migliore cucina di New York o goderti la vita notturna nei locali trendy di MacDougal, Bleecker e Christopher Street, anima della comunità gay newyorkese.
- Un quartiere affascinante e scenografico, teatro non a caso di moltissime serie tv americane.
Greenwich Village è anche avamposto di arte, musica e creatività, sede della New York University e punto di riferimento per gli artisti e gli scrittori di oggi e del passato. E non poteva essere altrimenti, in una zona dal carattere così bohemien. Ecco le tappe imperdibili del Village:
Washington Square Park
Insieme a Central Park è il parco più iconico di New York, sicuramente il più vivace tra gli spazi aperti della City. Dominato dal grande arco dedicato a George Washington, il verde piazzale è il cuore di Greenwich Village. Il parco è circondato dai caratteristi edifici della New York University, una delle istituzioni universitarie più prestigiose al mondo, ed è animato proprio dai tanti studenti dell’ateneo.
Numerosi anche i musicisti jazz e folk che si esibiscono ad ogni ora del giorno nei pressi della fontana centrale.
Passeggiando tra i sentieri del parco scorgerai molte statue. Ce n’è persino una dedicata a Garibaldi… è o non è l’eroe dei due mondi! Greenwich Village è in definitiva il quartiere con il maggior verde di New York; oltre al Washington Square meritano una visita il Christopher Park, sull’omonima via, e l’Abingdon Square Park.
Le case d’autore di Greenwich Village
Dal Washington Square Park possiamo incamminarci in un itinerario alquanto singolare tra le abitazioni celebri del quartiere. Ce ne sono diverse, vuoi per un motivo vuoi per un altro.
Curiose quanto affascinanti sono gli brownstones, edifici residenziali a mattoncini rossi datati 1850 di St.Luke’s Place. Si contano in totale 15 bellissime villette a schiere tutte allineate, dallo stile vagamente italiano.
La numero 10 di queste è la casa che ospitava la fortunata serie televisiva dei Robinson.
Poco oltre, in Bedford Street, il meglio del nostro tour. Al 75 c’è la casa più stretta di New York, con tanto di targa a testimoniarla, larga poco meno di 3 metri, ma valevole almeno altrettanti milioni di dollari.
Al 90 la più antica del quartiere, la Wooden House, datata 1799. Al 102 l’abitazione di Walt Disney, riconoscibile per il singolare stile baita di montagna.
All’angolo tra Bedford e Grove Street, c’è infine il Friend’s Apartment, attrazione tutta da fotografare. È qui che Ross, Rachel e gli altri protagonisti della sitcom intrattenevano immaginariamente i loro fan.
Le strade simbolo
Di Greenwich Village colpiscono sicuramente le strade. Oltre che intrise di fascino e storia, sono profondamente diverse dai larghi stradoni disposti a griglia degli altri quartieri di New York. Più che emblematica è Sheridan Square, dove si intersecano, o ancor meglio si intrecciano, ben sette strade.
Subito a ridosso del Washington Square Park c’è MacDougal Street, nota per le mitiche caffetterie ispiratrici di romanzi, poesie, film e canzoni. Tra queste troviamo attività secolari come Caffè Reggio e San Remo Cafè, dove ha banchettato la crème della crème della cultura bohemien dei primi anni del ‘900.
Sempre a MacDougal Street non puoi fare a meno di visitare il Café Wha!, il luogo in cui Bob Dylan, Jimi Hendrix e altre icone degli anni ’60 hanno iniziato la loro carriera.
Più di una semplice caffetteria, una vera mecca per gli appassionati del genere.
Bleecker Street è invece il centro nevralgico del quartiere. Caffè letterari, bookshop, pasticcerie (come la mitica Magnolia Bakery, resa nota dalle protagoniste di Sex and The City) e negozi di abbigliamento animano la via di giorno. Locali super trendy e numerosi nightclub fanno il resto dal tramonto fino all’alba. Ma Bleecker Street ha anche un sapore particolarmente nostrano.
È qui che un tempo si raccoglieva la comunità italiana. Tracce più che emblematiche sono i Mama & Papa Shop e l’ancora esistente Chiesa Our Lady of Pompei, nel quale è possibile seguire la messa in italiano.
Altrettanto ricca di locali, jazz club, negozi e storia è Christopher Street, fulcro della vita gay newyorkese e teatro negli anni ‘60 del movimento di liberazione omosessuale.
Chelsea Market e High Line
Spostiamoci all’estremo nord-ovest del quartiere per inoltrarci nel caratteristico Chelsea Market, una ex-fabbrica (è qui che furono prodotti i primi biscotti Oreo) adibita a modernissimo hub gastronomico. Quello di Chelsea è molto più di un mercato, ma un vero e proprio emporio di sapori in cui è possibile provare specialità di ogni genere.
foto di Marco Dersen via flickrDagli hamburger al lobster roll (squisito panino con astice), passando per i tacos della cucina messicana, la pizza, i cupcake e le zuppe inglesi, la scelta è tanta.
I ristorantini e le botteghe colorate del mercato sono un belvedere, anche se non si ha fame.
Da visitare soprattutto ad Halloween.
Dal Chelsea Market, altezza West Street, puoi imboccare la celebre High Line, il parco pedonale sopraelevato costruito su una ferrovia in disuso. Sospesa tra moderni grattacieli e gli antichi palazzi del quartiere Chelsea, limitrofo a Greenwich Village. Da quell’altezza tutto sembra più bello. Troverai gente a fare jogging, dipingere o, come te, godersi i fantastici scorci di New York e del fiume Hudson da una prospettiva più che unica.
I musei di Greenwich Village
Tra un angolo e l’altro del Village puoi scorgere anche interessanti musei, dedicati alla pittura e non solo. Proprio a ridosso dell’imbocco per l’High Line c’è il Whitney Museum, interamente dedicato all’arte americana contemporanea.
Sempre a proposito di arte contemporanea, merita una visita il BoxoFFICE in Hudson Street. La stessa Hudson Street ospita un curioso museo dedicato all’arte dei più piccoli: è il Children’s Museum of the Arts che conta ben 2000 pezzi realizzati dai giovani artisti.
Differente è il tema del New York City Fire Museum, a sud del quartiere, allestito su una caserma dismessa dei vigili del fuoco e dedicata a questi ultimi. Toccante e interessante la mostra permanente dedicata agli eroi dell’11 settembre.
Gli amanti della musica in vinile apprezzeranno l’House of Oldies Record a Carmine Street. Non un museo nel vero senso della parola, ma un negozio di musica d’altri tempi che espone (e vende) vinili rari e fuori catalogo degli anni d’oro del rock’n’roll. Di fronte, anche una libreria indipendente con titoli non propriamente mainstream.
Dove mangiare a Greenwich Village
Se il giro esplorativo tra le ricchezze gastronomiche del Chelsea Market non dovesse bastarti, sono tanti i punti di ristoro che rendono Greenwich Village uno dei quartieri più “appetibili” di New York City.
Per gli amanti della cucina giapponese e del sushi si segnala Shuko, in East 12th Street. Tanti anche i ristoranti italiani, chiedere di Carbone (Thompson Street 188) e Babbo (Waverly Place 110) che coniugano creatività e tradizione nostrana. Per una buona pizza spicca invece Ribalta al 48 di East 12th Street.
In linea con lo spirito dei tempi, proliferano i ristoranti specializzati nella cucina vegetariana e vegana, come lo stellato Nix (University Place 72). Per un vegan più alla portata di tutti, c’è il veggie burger del by Chloe a Bleecker Street.
Per addentare il miglior hamburger della città è il caso di recarsi nella celebre MacDougal Street. Al numero 113 della fervente via nel cuore del Village c’è il Minetta Tavern, tappa fissa nel passato di clienti del calibro di Ezra Poud ed Ernest Hemingway. Nella stessa strada, al 122, anche un ottimo ristorante indiano, il Thelewala. Wine Bar, caffetterie, pasticcerie e bar completano l’offerta del quartiere.
Jazz Club e vita notturna
Il jazz è l’espressione musicale che più di ogni altra può rappresentare un posto come Greenwich Village. La zona è ricca di locali, cabaret, blues e comedy club in cui ascoltare il meglio della musica jazz dal vivo, in compagnia di cibo e ottimi drink.
Il Blue Note (West 3rd Street, 121) è in questo senso il tempio del jazz newyorkese e mondiale. Sito a pochi passi del Washington Park, il locale è famoso in tutto il mondo e si contraddistingue per l’ambiente ricercato, l’atmosfera autentica delle venues anni ’20 e prezzi, tutto sommato, nella media. Tra gli altri locali imperdibili per gli amanti del genere ci sono Le Poisson Rouge e il The Bitter End, rispettivamente 158 e 147 di Blecker Street.
Altrettanto iconico, anche se più orientato verso un target di giovani e studenti, è il Fat Cat (75 di Christopher Street). Il club, arrangiato in un vecchio scantinato, offre a pochi dollari serate all’insegna del biliardo e del buon jazz dal vivo.
Altri ottimi locali, dallo stile un po’ jazz un po’ underground, in cui concludere la giornata a Greenwich Village, possono essere:
- Madame X (West Houston Street, 94);
- The Up&Up (MacDougal Street, 116);
- Comedy Cellar (MacDougal Street, 117);
- 124 Rabbit Club (MacDougal Street, 124);
- Terra Blues (Bleecker Street, 149);
- Sullivan Hall (Sullivan Street, 214).
Per goderti a pieno le notti a Greenwich Village puoi ipotizzare di pernottare in uno dei tanti alberghi della zona. Difficile trovare offerte propriamente economiche, ma il fascino del quartiere unito alle tante attrazioni da vivere sia di giorno sia di sera valgono tutto il prezzo dell’alloggio.